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Festival di Nervi, il Werther del Carlo Felice chiude la seconda edizione

L'orchestra diretta da Alvise Casellati è tornata sul palco con una prima assoluta. Tra gli spettatori anche la Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, madre del direttore d'orchestra

Matteo Politanò
1 minuto di lettura

Il festival di Nervi (foto d'archivio)

 

La Presidente del Senato Casellati al Festival di Nervi per il figlio Alvise

Genova - Si è chiuso con la prima assoluta del "Werther", il melologo dell'orchestra del Teatro Carlo Felice, il secondo Festival di Nervi. Un'edizione post lockdown, messa in piedi a tempo di record durante l'incertezza della fase 2: «È stata un'edizione eccezionale. Era importante realizzarla per testare il rapporto con gli artisti e la reazione del pubblico nel periodo post Covid. La risposta è stata positiva, il pubblico ha partecipato a tutti gli eventi, dai concerti pop al balletto fino alle nostre due serate - spiega il sovrintendente del Teatro Carlo Felice Claudio Orazi - Siamo soddisfatti per questa edizione che ci renderà ancora più forti in vista del prossimo anno».

A dirigere l'orchestra Alvise Casellati, talento emergente italiano tra i direttori d'orchestra mondiali e direttore musicale del Park Summer Concerts di New York. Il Werther è un melologo, un genere in cui parole e suoni si intrecciano senza la presenza del canto. A dare voce alla musica l'attore e regista Graziano Piazza. Si tratta di uno dei primi melologhi composti tra il 1791 e il 1792 da Gaetano Pugnani, compositore torinese della fine del Settecento, il primo a mettere in musica il lavoro di Goethe “I dolori del giovane Werther”. «La prima assoluta di questa sera è stata organizzata insieme al Teatro Nazionale di Genova, parliamo quindi di una collaborazione tra i due teatri più importanti della città - continua il sovrintendente del Carlo Felice Claudio Orazi - Questo melologo punta diritto sull'alleanza tra la parola e la musica, con un'orchestra del Carlo Felice in particolare forma». Tra gli applausi del pubblico anche quelli della Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, nel duplice ruolo istituzionale e di madre orgogliosa del figlio Alvise, direttore d'orchestra.

Il Werther del Carlo Felice ha chiuso un percorso iniziato lo scorso 17 luglio, due settimane che hanno visto arrivare a Nervi musicisti come Mario Biondi, Roberto Vecchioni e Giovanni Allevi. Una boccata d'ossigeno per tutta la zona, protagonista del Festival nelle strade e nei negozi con eventi collaterali che hanno dato una grande mano a tante attività, soprattutto nel settore della ristorazione. Le regole del distanziamento sociale sono state rispettate, conferma che ci è arrivata anche dai volontari che hanno gestito il pubblico: «Non ci sono stati problemi, le persone hanno accettato di buon grado le regole del distanziamento e l'uso della mascherina. Speriamo di tornare al più presto alla normalità». Una normalità che nella prossima edizione, delibere anti Covid permettendo, potrebbe consacrare un Festival che piace prima di tutto ai nerviesi.

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