Concerti e tournée internazionali tra Italia e Russia con la partecipazione delle compagini della Fondazione del Teatro Carlo Felice di Genova e del Teatro Music Hall di San Pietroburgo.Su questo si basa l’accordo di collaborazione siglato tra le istituzioni culturali della Federazione Russa e della Repubblica Italiana presentato oggi nella sede di Regione Liguria alla presenza del presidente Giovanni Toti, del sindaco di Genova Marco Bucci, del sovrintendente del Teatro Carlo Felice di Genova Claudio Orazi e del console generale della Federazione Russa a Genova Maria Evghienievna Vedrinskaya.

In video conferenza a illustrare l’accordo anche il direttore musicale e artistico del teatro “Music Hall” di San Pietroburgo Fabio Mastrangelo, il presidente della commissione cultura della Città di San Pietroburgo Konstantin Eduardovic Sukhenko, il responsabile del ministero affari esteri della Federazione Russa a San Pietroburgo Vladimir Vasilievič Zapevalov, il sovrintendente del Teatro Music Hall di San Pietroburgo Yulia Nikolaevna Strizhak, insieme al sottosegretario al Ministero della Cultura della Federazione Russa Alla Yurievna Manilova, oltre all’ex ministro della cultura della Federazione Russa, politico e media manager Mikhail Efimovič Shvidkoy, al console generale d’Italia a San Pietroburgo Alessandro Monti al Responsabile Rai in Russia Marc Innaro.

L’intesa è fondata su un articolato cronoprogramma dedicato in particolare alle attività operistiche, sinfoniche e di balletto a cui daranno vita, sia il Teatro Carlo Felice di Genova nelle maggiori città della Federazione Russa, sia prestigiosi complessi artistici russi in Italia. Punto di forza dell’accordo il Maestro Fabio Mastrangelo con alle spalle una grande carriera internazionale che lo ha portato a dirigere nei maggiori teatri mondiali orchestre di tutto il mondo per poi assumere la carica di direttore musicale e artistico del Teatro “Music Hall” di San Pietroburgo.

Per tali importanti impegni Fabio Mastrangelo assumerà la carica di direttore Ospite al Teatro Carlo Felice con l’impegno di un’Opera e un Concerto all’anno: assieme al Sovrintendente Dott. Claudio Orazi proporranno Genova come una sorta di “Capitale Culturale Italiana della Cultura Musicale Italo Russa”.

Il primo atto dell’accordo sarà il concerto in diretta televisiva previsto venerdì 23 aprile al castello Brown di Portofino con l’orchestra del Teatro Carlo Felice guidata da Mastrangelo. Un evento che sarà trasmesso in streaming sulle pagine social dei principali Enti coinvolti ed in collaborazione con alcune emittenti televisive russe.

Inoltre sono intervenuti con un video messaggio le più alte autorità diplomatiche dei due Paesi quali: l’ambasciatore plenipotenziario della Federazione Russa a Roma Sergey Sergeevič Razov e l’ambasciatore della Repubblica d’Italia a Mosca Pasquale Terracciano.

A suggello dell’alto valore della collaborazione artistica tra i due Paesi sono intervenuti con video messaggi il direttore generale e artistico del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo e direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica di Monaco di Baviera Valery Abissalovič Gergiev, il direttore Musicale e Fondatore dell’Orchestra Filarmonica Nazionale Russa, Virtuosi di Mosca e sovrintendente di Moscow International Performing Arts Centre Vladimir Teodorovič Spivakov e il direttore Generale “Russian Seasons” Aleksey Nikolaevič Lebedev.

«È un grande onore introdurre questo incontro che annuncia un accordo particolarmente importante per i rapporti tra la Federazione Russa e la nostra Regione – ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – Siamo in un momento difficile in cui le preoccupazioni della pandemia sembrano lasciare poco spazio per qualsiasi cosa che si allontani dai temi sanitari: non a caso la cultura e, soprattutto, lo spettacolo stanno vivendo in tutta Europa una crisi mai conosciuta in precedenza. Questo non significa, anzi, implica che proprio dalla cultura il nostro Paese possa trovare una significativa via d’uscita dalle diverse crisi (economica, emotiva e sanitaria) che il Covid ha portato con sé. È indubbio che la pandemia abbia rivelato l’alta precarietà del nostro modello culturale e che una delle vie di riscatto passi attraverso il duro lavoro che rende possibile nuove vie di collaborazione internazionale. A me preme sottolineare che questo accordo per la qualità delle istituzioni che lo sottoscrivono, per l’importanza dei territori che sono coinvolti, per il momento storico in cui nasce è un concreto atto di speranza nel futuro. Un futuro di crescita culturale, di collaborazioni internazionali, di nuove opportunità di crescita economica. Un futuro di una nuova pace più solida e più volta al bene delle nostre popolazioni».

«Il Teatro Carlo Felice – ha commentato il sindaco Marco Bucci – si rivela ancora una volta un importante veicolo di promozione delle nostre eccellenze all’estero. L’accordo con la Federazione Russa rafforza i rapporti già esistenti tra Genova e, in particolare, la città di San Pietroburgo, con la quale coltiviamo già ottime relazioni in ambito culturale. Questa firma ci rende particolarmente fieri e va nella direzione che ci eravamo prefissati già nel 2019: rendere i genovesi orgogliosi del Carlo Felice, come i newyorchesi lo sono del Metropolitan».

«La profonda e sentita osmosi tra la cultura russa e quella italiana che celebriamo oggi nell’annunciare questa importante sinergia – ha spiegato il sovrintendente del Teatro Carlo Felice di Genova Claudio Orazi – affonda le sue radici in una secolare condivisione di esperienze musicali. Da sempre l’anima russa è attratta dalla cultura italiana, e questo ha reso il Bel Paese una delle mete preferite dagli autori russi. A cominciare da Mikhail Glinka che durante il suo grand tour nel 1831 giunse a Genova restandone ammaliato, tanto da scrivere nelle sue memorie: Genova è definita la Superba, posta in un ampio anfiteatro, sembra essere la realizzazione della descrizione di Babilonia con i suoi giardini pensili. Per non parlare di Cajkovskij che dal 1877 al febbraio 1878 visse tra Genova e Sanremo. Di qui l’auspicio, attraverso i nostri scambi, di poter rivivere insieme lo spirito di quei fasti».

«Capita spesso in Russia di ascoltare frasi del tipo: da noi ogni anno è l’anno Italia-Russia. Dal momento in cui in presidente Putin ha avviato una prestigiosa iniziativa di scambi culturali (Russian Seasons) ogni anno è stato dedicato agli scambi culturali con una o gruppo di nazioni – ha sottolineato il maestro Fabio Mastrangelo – Ma, in realtà, il legame tra Russia e Italia è così radicato che, in qualche modo, l’Italia c’entra sempre. È questo l’augurio che vorrei rivolgere al nostro progetto: che ogni momento della sua realizzazione abbia come fondale l’ulteriore ampliamento dei rapporti culturali tra queste due splendide nazioni, intrise d’arte e cultura.

Patrizia Gallina