​Quattro violoncelli diversi per un grande interprete: Giovanni Sollima

Un concerto con due suites per violoncello solo di Bach, insieme a pagine scelte dalla sua raccolta "Natural Songbooks" e tre pezzi di Stravinsky

Quattro violoncelli diversi per un solo grande interprete. Giovanni Sollima è una delle punte di diamante dell'edizione 2021 di carniarmonie: nell'abbazia di San Gallo a Moggio Udinese, ha suonato il suo Ruggeri del 1679, la copia di un Amati a cinque corde realizzato da Nicola Segatta e due strumenti del liutaio moggese Mario Tolazzi, che ha inaugurato per l'occasione una mostra di suoi strumenti, nel quadro di un progetto collaterale che si chiama "La musica del legno". Tra questi anche la bunkula, strumento tra il violoncello e il contrabbasso a tre corde della tradizione resiana, con cui Sollima ha aperto il concerto eseguendo una delle sue improvvisazioni. 

Un concerto basato su due delle suites per violoncello solo di Bach, insieme a pagine scelte dalla sua raccolta "Natural Songbooks" e tre pezzi di Stravinsky nati per clarinetto ma riletti per violoncello. Una dimostrazione dell'ampiezza degli orizzonti musicali dell'artista siciliano, con una particolare passione per la musica antica e la musica popolare delle diverse tradizioni del mondo. Carniarmonia prosegue stasera, con il primo appuntamento del progetto "Accordi Musicali" realizzato dalla FVG Orchestra che porta al Candoni di Tolmezzo solisti e direttori internazionali: in programma oggi la settima di beethoven, e un concerto per pianoforte del compositore americano contemporaneo Alexey Shor.