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I nostri 50 anni sono iniziati con una festa di musica!

La Sala Zubin Mehta del Teatro del Maggio era come sempre gremita di pubblico, ed una palpabile emozione accomunava giovanissimi musicisti ed ascoltatori nell’attesa dell’inizio del Concerto di Capodanno 2024, il primo appuntamento dei festeggiamenti per i 50 anni della Scuola.

Proprio dal compleanno hanno preso l’avvio i saluti del Sovrintendente Claudio Martini, accolto sul palco con il direttore artistico Alexander Lonquich da Paolo Klun, responsabile dell’ufficio stampa del Teatro, che ha fatto gli onori di casa.
L’importanza del raggiungimento del mezzo secolo di vita della Scuola e dei 40 anni dell’Orchestra Giovanile Italiana è stata sottolineata da Martini ricordando che “Piero Farulli fondò con la Scuola un nuovo pensiero sulla didattica musicale: suonare tutti, suonare insieme (invece che suonare in pochi, e da soli) è una rivoluzione che ha cambiato tutto. I valori fondanti e la strada percorsa fin qui sono un grande patrimonio – ha proseguito il Sovrintendente – ma i mutamenti antropologici, sociali e culturali dagli anni ’70 ad oggi sono epocali, e quindi dobbiamo ribadire quei valori, ma essere capaci di applicarli nel nuovo tempo. Il concerto di oggi è la prima iniziativa del compleanno, alla quale molte altre seguiranno: alla fine avremo trovato nuovi percorsi per portare avanti la grande lezione di Piero Farulli.

Alexander Lonquich ha illustrato i vari temi sottesi alla composizione del programma, ovvero le ibridazioni del gusto musicale viennese ed italiano (l’Ouverture di Schubert), italiano e francese (i Ballabili dall’Otello di Verdi), ed ancora tedesco, italiano e inglese (Zadok the Priest di Haendel) e il tema della festa nelle pagine di Brahms (Ouverture Accademica) e Widmann (Con brio); la conclusione beethoveniana, affidata all’originalissima Fantasia corale, si è scelta infine per la gioiosa luminosità del finale, che rischiara con la potenza espressiva di orchestra e coro la tensione drammatica dell’introduzione pianistica.

Concentratissimi nonostante l’emozione, i giovani musicisti delle tre orchestre della Scuola si sono mostrati all’altezza della responsabilità di questo appuntamento: l’Orchestra dei Ragazzi, l’Orchestra Galilei e l’Orchestra Giovanile Italiana si sono alternate sul palco con slancio e grande serietà e, insieme alle due compagini corali riunite per l’occasione – la Schola Cantorum Francesco Landini e il Coro Escursioni Armoniche – hanno ricevuto una calorosissima accoglienza del pubblico.

Grande soddisfazione per i maestri impegnati alla direzione, ovvero Antonino Siringo, Edoardo Rosadini e Davide Sanson, per i direttori dei cori Paolo Gonnelli e Chiara Quattrini ed anche per il direttore artistico Alexander Lonquich, che ha concluso la matinée nell’entusiasmo generale dirigendo dal pianoforte la Fantasia beethoveniana, il cui finale è stato replicato come bis.

A metà del concerto Martini ha approfittato di uno dei cambi di orchestra per ringraziare le autorità presenti, tra cui il direttore generale della Fondazione CR Firenze Gabriele Gori, ed invitare sul palco per un breve saluto l’Assessora all’istruzione della Regione Toscana Alessandra Nardini, la Vicesindaca e Assessora alla cultura della Città di Firenze Alessia Bettini, la Sindaca di Fiesole Anna Ravoni e la Magnifica Rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci, nell’avvio del centenario dell’ateneo fiorentino.

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