Al Muse di Trento al via la mostra "ANIMA. Dentro il suono delle Alpi"

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ANIMA è un progetto che parla di alberi, suono e musica. Racconta la realizzazione di un quartetto d’archi realizzato con tavole armoniche e anima in abete bianco, utilizzando il prezioso legno dell'Avez del Prinzep, testimonianza naturalistica degli Altipiani Cimbri nel Comune di Lavarone, schiantatosi nel 2017 con l'incredibile altezza di 52 metri e 250 anni di vita. Era il più alto abete bianco d’Europa, oggi è il simbolo delle Alpi e della loro trasformazione climatica.

Il quartetto d’archi protagonista di ANIMA è stato realizzato dal liutaio Gianmaria Stelzer a partire dal legno dell’Avez del Prizep, attraverso un procedimento lungo, sperimentale e meticoloso, concluso nel dicembre 2023 a Zurigo, dove ha attualmente il laboratorio.

ANIMA narra la storia di una nuova vita, una forma di rigenerazione, un bellissimo racconto che conduce a conoscere gli alberi e la genesi di uno strumento musicale attraverso una duplice modalità, quella di una mostra e di uno spettacolo.

Il percorso espositivo “ANIMA. Dentro il suono delle Alpi” (al MUSE, dal 23 marzo al 7 luglio 2024) ripropone attraverso pannelli esplicativi le fasi e le caratteristiche naturali e artigianali della lavorazione del legno a partire dall’albero e dalla sua maestosa crescita, per poi descrivere la cura e la raffinatezza dell'arte della costruzione degli strumenti ad arco che compongono la dimensione classica del quartetto d'archi. La mostra, visitabile nella lobby del museo senza necessità di acquisto del biglietto d’ingresso, sarà affiancata il 23 e 24 marzo da La stanza dell’ANIMA, uno speciale momento per ascoltare da vicino gli strumenti creati nell’ambito del progetto, grazie agli assaggi musicali del Quartetto Pegreffi (Emma Parmigiani violino, Inesa Baltatescu violino, Maria Giulia Tesini viola, Lorenza Baldo violoncello) in collaborazione con Le Dimore del Quartetto.

È poi in lavorazione per questa estate lo spettacolo omonimo di parole e musica, immagini e suoni, con i testi di Marco Albino Ferrari, le musiche originali di Giovanni Bonato, per la regia di Andrea Brunello, affidata alla Compagnia Arditodesìo. Uno spettacolo in cui la voce di Ferrari e i suoni del quartetto ANIMA portano dentro al suono delle Alpi dando voce al legno dell’Abete del Principe. E coinvolgendo il pubblico.

L’intero progetto nasce da un’idea e con la direzione artistica di Giovanni Costantini, in partnership con Muse – Museo delle Scienze e Comune di Lavarone.

«ANIMA è un sogno, una sfida al tempo: dare una nuova vita all’Abete del Principe altrettanto lunga di quella che ha già vissuto, affinché il suo schianto non sia una fine ma solo l’asse di simmetria tra un prima e un dopo di secoli – spiega Costantini -. E solo degli strumenti ad arco di qualità possono permettere un azzardo di questo tipo, perché ancora oggi l’umanità può ascoltare la voce di violini realizzati 400 anni fa. ANIMA è una bellissima storia, che viaggerà, e che fin da subito ho desiderato potesse essere raccontata da un percorso espositivo e da uno spettacolo, per portare la voce dell’Abete del Principe ed il suo messaggio a più persone possibili. Grazie al MUSE e al Comitato Valorizzazione Avez del Prinzep per aver creduto in questo sogno».


Il Quartetto Pegreffi

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